Food Colour

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L’Eccellenza nella Selezione delle Materie Prime

Intergrani Srl si distingue nel mercato per il suo impegno costante nella fornitura di prodotti di alta qualità.

La loro missione è quella di garantire ai clienti un’offerta che non solo soddisfi, ma superi le loro aspettative, attraverso una meticolosa selezione delle materie prime e una ricerca incessante delle migliori miscele.

La qualità dei loro prodotti è frutto di un processo rigoroso che inizia dalla scelta delle materie prime. Collaborano esclusivamente con fornitori che condividono la loro visione di eccellenza, garantendo così che ogni ingrediente rispetti i più elevati standard di qualità. Questo approccio ci consente di offrire soluzioni che sono non solo performanti, ma anche sostenibili e responsabili.

Per saperne di più

⊃ con cosa Intergrani colora i suoi semilavorati?

si avvale del modo più naturale di conferire colore: usa i Colouring foods, un’opzione innovativa e salutare, in grado di arricchire la nostra dieta non solo dal punto di vista visivo, ma anche nutrizionale.

Negli ultimi dieci anni, grazie ad una crescente consapevolezza riguardo all’origine degli ingredienti e alla loro naturalezza, il termine “colouring foods” ha iniziato a fare la sua comparsa nel panorama alimentare italiano, suscitando un crescente interesse tra i consumatori e gli operatori del settore.

⊃ ma cosa sono i Colouring foods?

I Colouring Foods (CF) sono ingredienti, o meglio Estratti con proprietà coloranti utilizzati allo scopo principale di conferire colore ai prodotti alimentari e alle bevande. Sono ottenuti da alcune tipologie di frutta, verdura, fiori, spezie, alghe ecc., naturalmente ricchi di pigmenti. 

⊃ da cosa si ottengono?

PRINCIPALI MATERIE PRIME

Le materie prime da cui si parte per la produzione dei Colouring Foods devono:

  • essere  prodotti vegetali e commestibili come la frutta e la verdura, i fiori, le spezie e le alghe;
  • essere alimenti già normalmente consumati come tali in misura significativa all’interno dell’Europa prima del 15 maggio 1997 o deve essere una materia prima autorizzata come “nuovo alimento”;

Vaccinium myrtillus                 Carthamus tinctorius             Daucus carota subsp. sativus               Daucus carota L

Ipomoea batatas                       Beta vulgaris                    Raphanus sativus L                Curcuma longa

⊃ cosa NON sono i Colouring foods?

Nonostante i Colouring Food vengano usati per conferire colore  non sono considerati additivi come invece lo sono i Coloranti E.Number. 

La differenza sostanziale tra un colorante E.Number e un Colouring Food è il loro processo di estrazione che nel primo caso viene applicata un’estrazione SELETTIVA  nel secondo caso invece un’estrazione NON SELETTIVA.

La frutta, la verdura, i fiori e le spezie, contengono:

costituenti nutritivi (carboidrati, fibre, vitamine e sali minerali);

costituenti aromatici (variabili a seconda della materia prima);

pigmenti (variabili a seconda della materia prima).

L’estrazione è considerata “SELETTIVA” quando il processo è focalizzato ad estrarre soprattutto i pigmenti a discapito dei costituenti nutritivi e aromatici presenti nella materia prima di partenza (frutta, verdura ecc) e avviene spesso tramite solventi permessi. 

Con l’estrazione selettiva il prodotto che si ottiene ha un contenuto maggiore di pigmenti e un contenuto ridotto di costituenti nutritivi e aromatici rispetto al materiale di partenza. 

L’estrazione selettiva non è permessa per i colouring foods, mentre è una caratteristica dei coloranti E.Number.

Nell’estrazione “NON SELETTIVA” il processo deve essere fatto in modo che tutti i componenti vengano estratti nelle stesse proporzioni; così che l’estratto ottenuto mantenga il suo contenuto di pigmenti, di costituenti nutritivi e aromatici nello stesso rapporto nel quale erano presenti nella materia prima di partenza.

L’estrazione non selettiva è uno dei motivi per i quali i colouring food mantengono una percentuale più alta di sostanze nutritive e aromatiche  rispetto ai coloranti E.number. 

L’estrazione non selettiva è una caratteristica fondamentale dei Colouring Foods.

⊃ come si ottengono?

PRINCIPI DI PRODUZIONE dei COLOURING FOODS

Alla luce delle disposizioni legislative, e della prassi comune, qualsiasi processo di produzione dei Colouring Foods richiede che:

  • non apporti ad un arricchimento selettivo del pigmento e quindi, che non modifichi le caratteristiche essenziali dei materiali di base come il rapporto tra il contenuto di pigmenti, le proprietà aromatiche e il valore nutritivo (estrazione non selettiva);
  • non modifichi in nessun modo la struttura chimica dei pigmenti per come erano presenti nel materiale di base

I metodi di lavorazione vengono sviluppati in modo specifico per ogni materia prima.

Per fare un esempio, per le carote arancioni, che contengono i carotenoidi, molecole non solubili in acqua, il processo di estrazione è completamente diverso da quello della carote nere, che invece contengono antociani, pigmenti perfettamente solubili in acqua.

In ogni caso, per la produzione dei Colouring Foods, ci si affida a processi alimentari tradizionali o comuni. Questi processi  hanno una storia di uso sicuro e includono esclusivamente lavorazioni fisiche come:

⊃ il taglio,

⊃ la pressatura,

⊃ il filtraggio,

⊃ la separazione,

⊃ la concentrazione,

⊃ la disidratazione, e

⊃ la pastorizzazione. 

La caratteristica più importante che contraddistingue un Colouring food è sempre che viene ottenuto con processi estrattivi dove i pigmenti coloranti  non vengono ne estratti selettivamente ne che vengono in qualche modo modificati nella loro struttura rispetto a come erano presenti nella materia prima di partenza.