Chi è Roberta Lamera?
Roberta è un tecnico che lavora con i colori food da oltre 25 anni.
In laboratorio ho personalmente testato una vasta gamma di soluzioni coloranti, selezionando sempre le migliori in base alle specifiche esigenze del cliente e del suo prodotto finito.
Il mio lavoro è sempre stato quello di ascoltare le necessità o le problematiche dei tecnici delle industrie alimentari e grazie alla mia esperienza, trovare per loro la migliore soluzione.
Perchè un blog sul colore food?
Il blog nasce esclusivamente per te che il colore
lo devi utilizzare in ambito alimentare.
Sì, perché sul mercato puoi trovare tante soluzioni per colorare, ma difficilmente trovi chi sia in grado di spiegarti tutto quello che avresti veramente bisogno di sapere per comprenderle e per sfruttarle al meglio.
Credimi se ti dico che, in questo settore tutto diventa più semplice solo quando si hanno a disposizione le giuste informazioni, il problema è che non è sempre facile trovarle.
Partiamo dall’inizio
Nell’ultimo decennio, la necessità di passare dal colore artificiale a quello che molto genericamente, ci siamo abituati a chiamare “naturale”, ha reso se possibile il tema del colore ancora più confuso, pieno di contraddizioni e zone d’ombra.
Ancor di più oggi, dove le aspettative dei consumatori sono sempre più alte e orientate ad un maggior senso di benessere e di salute, quindi ad un’alimentazione sempre più all’insegna del “naturale”.
Avrai sicuramente sentito parlare di “clean label”, etichetta pulita, con pochi o addirittura senza additivi, è il nuovo trend di mercato, e le aziende alimentari si trovano molto spesso davanti a questa grande sfida, sviluppare o adattare i loro prodotti per soddisfare questa tendenza salutistica.
Tuttavia, essere a conoscenza dei trend e delle preferenze dei consumatori è una cosa, ma avere chiaro come intervenire in modo concreto sullo sviluppo di nuovi prodotti alimentari con queste caratteristiche, è tutta un’altra storia, soprattutto quando parliamo del loro colore.
Entrano in gioco tantissimi fattori da dover prendere in considerazione………
Come ti anticipavo il numero delle possibilità di scelta sul mercato per quanto riguarda il colore, è veramente aumentato, ma in egual misura è cresciuta purtroppo anche la confusione generale.
In questi anni, i produttori di soluzioni coloranti si sono veramente impegnati per studiare prodotti sempre più performanti in linea con le nuove tendenze, ma quello che ritengo sia mancato, è non aver puntato sul giusto approccio per la loro graduale comprensione.
Nel mondo del colore, questa mancanza è piuttosto evidente, da un lato abbiamo sicuramente la complessità di un argomento veramente ampio, ma anche un atteggiamento sempre più focalizzato solo a promuovere soluzioni evidenziandone solo i pregi e le potenzialità, sottovalutando quello che per un utilizzatore rimane fondamentale, conoscere soprattutto i suoi limiti tecnico applicativi e le sue restrizioni normative.
Non credo che il motivo di questa tendenza, sia dovuto alla cattiva volontà di chi lavora in questo settore, ma piuttosto penso che quello dei produttori di colore e quello degli utilizzatori sono due mondi che si incontrano, ma spesso lo fanno partendo da basi interpretative profondamente diverse. Pensiamo solo al concetto di naturale, per chi fa un prodotto finito, il termine naturale è sinonimo di non trasformato o non aromatizzato (“al naturale”), mentre nel mondo del colore il termine “naturale” è tutta un’altra cosa, basta pensare che il termine “colorante naturale”, quando ci si riferisce ad additivo, non esiste per la sua normativa. Anche la possibilità di vantare la presenza di colori naturali in un prodotto finito, quando si usa un E. number, non è supportata dalla legislazione, ma è solo una creazione di marketing.
il paradosso del settore food
Da un lato il consumatore vorrebbe sempre mangiare più sano, ma dall’altra parte in un mondo così caotico, ricerca un’alimentazione sempre più comoda e pronta all’uso.
Lo sa bene chi produce alimenti e bevande, per il tecnologo alimentare è una sfida quotidiana, dove spesso la richiesta del mercato e del marketing si scontra con i limiti applicativi di quello che può usare dove il colore è solo uno dei mille aspetti che deve considerare.
La struttura, il sapore, l’etichettatura, tanto per citarne tre, sono tutte caratteristiche fondamentali per sviluppare un prodotto alimentare.
Il colore spesso è l’ultimo aspetto che viene affrontato nella messa a punto del prodotto finito, nonostante tutti sappiamo che è importantissimo.
E proprio il colore ad essere la prima attrattiva del consumatore verso l’acquisto del prodotto, ma è anche il fattore con il maggior impatto sul modo in cui percepiamo il suo sapore.
La ricerca ha ormai dimostrato che in molti casi lo fa ancora più della sua aromatizzazione.
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